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[Crimes of the future – Cronenberg]

Crimes of the future [2022] segna il ritorno di David Croneneberg al Body Horror, sottogenere che ha reso celebre a tutto il mondo il cineasta americano.

In un futuro non precisato – un futuro alla Cornenberg, non del tutto surreale – alcuni corpi mutano producendo organi dalle funzioni sconosciute ed escrescenze inutili. Corpi che evolvendosi ambiscono all’adattamento con il nuovo tempo, con i nuovi spazi di una città alla deriva. Corpi che evolvono ricercando una mutazione stabile ed utile, e conseguente proliferazione.

Saul Tenser [Viggo Mortensen] è un body artist, grazie ad un tavolo autoptico dalle sembianze aliene – sembra essere uscito fuori da uno dei dipinti di Max Ernst – telecomandato dalla sua assistente Caprice [Lèa Seydoux ] si esibisce in pubblico facendosi asportare organi prodotti dal proprio corpo. Esibizioni che rendono celebre Tenser, diventa un idolo tra i mutanti e anche agli occhi dei censori del Registro Nazionale degli Organi.

Max Ernst, Oedipus Rex, 1922.
David Cronenberg, Crimes of the future, 2022.

Saul viene contattato dal capo di una setta di mutanti mangia plastica [Scott Speedman], il leader della setta chiede a Tenser di eseguire un’autopsia pubblica sul corpo del figlio misteriosamente ucciso dalla madre. Inizierà un’indagine condotta dallo stesso Saul, per capire i moventi dell’omicidio e si scoprirà che il bambino è nato con uno stomaco in grado di digerire la plastica. Una mutazione ereditaria e naturale; una mutazione perfetta che segna l’evoluzione naturale tanto ricercata.

Tutto questo è Crime of the future, un misto tra body horror e noir. Unanarrazione con molteplici piani di lettura, a fare da filo conduttore ritroviamo la solita ambizione di Cronenberg: fondere il corpo umano con la tecnologia, anch’essa prodotto umano.

Un futuro che vent’anni fa poteva sembrarci irrealizzabile, invece oggi ai nostri occhi sembra essere « possibile » , pensiamo semplicemente allo smartphone e a come il nostro corpo – occhi, mani e cranio – si stiano lentamente adattando ad esso.

I processi evolutivi sono per natura lenti ed illeggibili a chi vive il momento; si tratta di fenomeni a lungo termine e come tutti i cambiamenti non ci si rende conto di essi finché si è immersi dentro. Questo vuole dirci Cronenberg: il corpo cambia, il mondo cambia e con esso il cinema e le sue immagini.

I tatuaggi che Caprice crea sui tessuti dei nuovi organi di Saul altro non sono che « segni », immagini pregne di significato, in grado di mutare in maniera aliena proprio come gli organi del protagonista.

Le performance di Saul non sono così diverse dagli snuff-movie che il protagonista di Videodrome consuma – letteralmente – ed il mezzo televisivo è sempre uno dei protagonisti principali della narrazione dei corpi che mutano del regista canadese. Da Civic Tv a Body’s Reality, un percorso lungo più di trent’anni che non smette di stupirci.

-Daniele.

Ps: se qualcuno di voi fosse interessato ad approfondire il discorso riguardante tecnologia e corpo lascio di seguito uno studio:

https://tollfreeforwarding.com/blog/from-text-claw-to-tech-neck-how-technology-affects-our-bodies/

David Cronenberg, Videodrome, 1983
David Cronenberg, Crimes of the future, 2022.

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