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– Annodare è come creare –

Le stagioni cambiano, si susseguono, si accavallano e spesso si confondono privandoci di quella primavera, mite ma sfuggente, che forse avremmo meritato.
Impieghiamo troppo tempo a capire cosa non funziona, in noi e negli altri. Ci soffermiamo sui grandi eventi, trascurando i piccoli passi che ci hanno condotti a quella prospettiva che oggi, nel nostro tempo presente, chiamiamo verità. Attendiamo con ansia e impazienza che si faccia sera, aspettiamo di poter fare una doccia e sciogliere finalmente tutti quei cerchi concentrici che ci attanagliano. Ecco. Ci siamo. Sciogliere: disfare un legame o un intreccio, slegare. In quel preciso momento, mentre l’acqua sbatte prepotentemente sulle nostre
tempie i nodi, apparentemente, cessano di esistere, e le ferite smettono di tremare.
“Annodare è come creare” diceva Laurence Caillet Berthier.

[Phantom thread – P. T. Anderson]

È un atto fondamentale e necessario. Non è una pratica innocente, non è qualcosa che subiamo ma qualcosa che ci consente di essere, oltre ogni misura, veramente -noi stessi-.
Finalmente ricongiunti in quella corrispondenza capace di elencarci tutte le cose che possiamo, e dobbiamo, ancora fare. I grovigli ci consentono di assomigliarci, ci uniscono e s’infilano dove pensavamo non ci fosse spazio. I nodi sono la crepa imprescindibile che fa penetrare la luce. Svelano le ombre costringendoci a cambiare il modo con cui osserviamo le cose.

[In the mood for love – Wong Kar-Wai]

Cambiamo finestra, cerchiamo un nuovo vento, lasciamoci soffiare verso nuovi prodigi ma senza dimenticare di rimanere annodati. E se fosse questo il segreto? Se fosse questo l’unico modo? In un mondo oltremodo veloce e proiettato solo verso -ciò che sarà-, a discapito di -ciò che è stato-, probabilmente la chiave è stare uno accanto all’altro, annodati per l’appunto, avviluppati come la più bella delle trame, intessuti filo dopo filo come il più pregiato macramè, intersecati come punti dello stesso disegno.
Tutti sotto lo stesso cielo. I nostri nodi in gola sanno già tutto.

-La Sconosciuta-

One thought on “– Annodare è come creare – Lascia un commento

  1. “I nostri nodi in gola sanno già tutto”: leggendo questo breve racconto mi è parso di poter sfiorare quei nodi, avvertirne la ruvidezza e scoprire che, in fondo, il loro intreccio somiglia molto alle trame che cingono la mia quotidianità.

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