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Il rifacimento di Suspiria – una bomba disinnescata da un filo metallico

suspiria-final-poster-headSuspiria è una bomba (l’originale di Argento) che va disinnescata attraverso il paradosso aberrante del genere autoriale. Non disquisiremo su cosa siano il genere e l’autore, poiché si potrebbe sostenere benissimo che essi siano solo degli espedienti e di fatto non esistano, come il sovrannaturale e le streghe del resto.

È da un po’ che Guadagnino fa rima con Sorrentino, inutile dilungarsi su come in questi anni recenti stiano pubblicamente ascendendo in egual maniera nel rione del Mercatone cinematografico ital-internazionale. Punti di raccordo tra loro (1-2):1 l’uso ostentato del virtuosismo recitativo da parte di attori feticcio, vedasi Toni Servillo e Tilda Swinton, e 2 l’Academy che plaude:”Bravi, Bravissimi!!!”.

Nel suo Suspiria il regista palermitano aggiunge ad Argento una struttura complessa di accumuli narrativi psicoana(po)litici, architettati in una danza contorta di corpi e pulsioni.

Se il genere Horror esplodeva nel film di Argento in tutta la sua forza, in Guadagnino è un filo spinato che vibra metallico, diversamente arte/fatto ma non per questo meno disturbante.

il rifacimento fuoriesce dalla fiaba nera per farsi seduta analitica e spiritica, nel tentativo di dare spazio al rimosso. Dopo il delirio teorizzato e messo in scena con la danza, Matrice sospirante e filo rigido e tagliente della trama, v’è l’ambiguo (ultimo) atto, mostruosamente caritatevole sottoposto al dottor Klemperer dalla NeoMater: dimenticare l’inconfessabile, che eternamente ritorna, per vivere serenamente, lobotomizzati dall’orrore e liberi dai sensi di colpa, come se l’Alzheimer fosse una benedizione1. Ma l’oblio non dà scelta, elimina la vergogna ma anche tutto il resto.

La memoria è il fondamento della personalità individuale, così come la tradizione è il fondamento della personalità collettiva di un popolo. Viviamo nel ricordo e per mezzo del ricordo, e la nostra vita spirituale, in definitiva, non è altro che lo sforzo del nostro ricordo di perdurare, di trasformarsi in speranza, lo sforzo del nostro passato di proiettarsi verso il futuro2.

Sul muro memoriale rimarranno tracce di speranza?

2DE UNANUMO MIGUEL, Del sentimento tragico della vita.

 

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